Due osservazioni, noiose come al solito, una sul congiuntivo, l'altra
sulla "e" seguita da due consonanti.
Per il congiuntivo occorre distinguere fra il caso in cui in italiano ci
vuole (o ci vorrebbe) il congiuntivo e in francese no, e il caso della
scomparsa del congiuntivo imperfetto francese.
Ho letto da qualche parte che un Italiano usa l'indicativo per esprimere
una "certezza" e il congiuntivo per indicare ciò che giudica "probabile" o
"possibile" mentre un Francese usa l'indicativo per esprimere tanto il
"certo" quanto il "probabile" limitando l'uso del congiuntivo
all'espressione di ciò che giudica solamente "possibile" e, al limite,
improbabile.
L'esempio più corrente è quello dei verbi che esprimono un certo grado di
soggettività: "penso che Piero sia...". In questo caso un francofono,
dicendo "je pense que Pierre est...", esprime quella che per lui è
(probabilmente) una certezza. Per reintrodurre un certo grado di
impossibilità, in francese si usa eventualmente una forma negativa o
interrogativa. E in questo caso riappare il congiuntivo: "je ne pense pas
que Pierre soit...", "penses-tu que Pierre soit...?".
Poi c'è il caso delle ipotetiche introdotte da "si", "se" che vogliono
l'indicativo in francese e, per esprimere il "possibile" e l'"irreale", il
congiuntivo imperfetto in italiano.
Ecc. Ecc.
Nulla di interessante. Qualsiasi manuale d'italiano per Francesi o di
francese per Italiani racconta le stesse cose in modo più semplice e
chiaro.
***
La scomparsa del congiuntivo imperfetto del francese è più interessante
visto che la "concordanza dei tempi" è sentita comunque come necessaria
tanto in francese quanto in italiano. Mi sembra si possano considerare tre
possibilità:
A) il congiuntivo imperfetto è sostituito effettivamente dal congiuntivo
presente;
B) si usano delle perifrasi che permettono di usare una forma verbale non
marcata quanto al tempo;
C) si sostituisce il congiuntivo con il condizionale.
L'ultimo fatto mi sembra il più produttivo, purtroppo non so dove cercare
delle indicazioni più precise.
***
Riguardo alla [e] seguita da due consonanti, occorre vedere se la prima
delle due consonanti chiude o meno la sillaba precedente. Ad esempio:
"es-pé-rer" "é-gra-ti-gner". Non mi sembra una vera difficoltà, la
divisione delle sillabe funziona allo stesso modo in italiano come in
francese. Eventualmente bisogna fare attenzione alla "s" seguita da
un'altra consonante (impura). In italiano tendiamo a metterla con la
consonante che segue, in francese, mai: "re-sta-re", "res-ter".
Coraggio.
Gerle
P.S. I vecchi messaggi si recuperano facendo una ricerca sui
"Groupes/Gruppi" di Google
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