Il Fri, 28 Oct 2005 08:54:04 +0200, ***@sofiowka.ua
(Premium Person) rifiutandosi di acquistare il proprio tempo al
Post by Premium PersonNon dirlo agli Austriaci come il mio amico Michael che va in giro con il
con il suo Österreichisch-Deutsch Wörterbuch!
NB
Magari a qualcuno interessa e proseguo con la denominazione della
"patata" nelle varie lingue europee. La metafora della "pomme de
terre", come è lecito attendersi, è passata anche nel bretone:
"aval-douar". Però il bretone attuale, manco a dirlo, usa anche spesso
il collettivo "patatez" (il termine indica quindi le "patate" in senso
generale, del tipo: "vado al mercato a comprare patate"). Per la
singola patata bisogna formare il singolativo femminile "patatezenn"
(col rispettivo plurale "patatezennoù" che indica più patate prese
singolarmente).
Nel "cugino" gallese, invece, "patata" è "tatws" (si legge: tàtus). E'
il plurale inglese "potatoes" curiosamente...amputato della sillaba
iniziale.
La "pomme de terre" ha colpito duro persino nella lontana Islanda (che
però ha dei legami...oceanici con la Francia, e con la Bretagna in
particolare per via dei pescatori: si pensi solo che il pane di tipo
francese che si fa in Islanda si chiama "pampólabrauð", ove il primo
elemento del composto è il nome della città di Paimpol, quella della
famosa canzone della Paimpolaise, insomma). Insomma, in islandese
"patata" si dice " jörðepla", o "jarðarepla".
Nelle lingue scandinave continentali invece impera ormai la "patata",
magari con un bel plurale singolarizzato come nello svedese "potatis",
da cui il plurale riformato "potatisar".
Salut,
--
*Riccardo Venturi* <***@katamail.com>
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